L’evoluzione tecnologica e digitale ha ridisegnato lo scenario della comunicazione, trasfomandola da flusso unidirezionale in un processo, che diverrà sempre più immersivo, integrando definitivamente analogico e digitale.

 

Una rivoluzione che richiede figure e competenze professionali che sappiano interpretare e gestire oggi e ancor più domani, un contesto interconnesso e sempre più esperenziale.

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Non si tratta più, infatti, di creare un messaggio o scrivere una notizia o di scegliere un visual da affiancarle, ma di progettare e gestire un processo che, strategicamente, integri l’interconnessione di soggetti, messaggi, strumenti, significati, reazioni ed esperienze. 

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Un cambiamento che investe tutti i settori della comunicazione e dell’informazione e che richiede una rielaborazione di skills professionali tradizionali, a partire da quelle giornalistiche e dalle tecniche di ideazione, creazione e produzione dei contenuti digitali crossmediali, sino alla deontologia professionale e alle capacità narrative. Ma che richiede anche competenzee sensibilità nuove e inedite per il settore. 

Al centro di questo cambiamento è il concetto di reputazione: asset immateriale fondamentale per aziende e brand. La sua costruzione e valorizzazione è la sfida principale di queste nuove figure professionali.